Criteri per la pratica trasfusionale

Senza entrare nel merito delle diverse patologie in grado di generare un’anemia più o meno grave ci limiteremo ad asserire che una trasfusione non è sempre e solo limitata ad una condizione di anemia ma anche altri stati patologici possono richiedere la trasfusione di sangue intero o di plasma che risultata utile anche per;

  • trattamento di quadri di ipoproteinemia (in corso di parvovirosi o insufficienza epatica)
  • trattamento preventivo e terapeutico delle coagulopatie ed emorragie nei pazienti affetti da trombocitopenia, coagulopatia acquisita o congenita

inoltre non risulta curativa ma solo di supporto fin che non si sia risolta la causa determinante lo stato anemico.

Come detto in testa a questo sunto non si vuole entrare nel merito delle cause, ma una prima distinzione va fatta nella classificare l’anemia tra quelle come acuta iperacuta o cronica, perché nei primi due casi bisogna intervenire precocemente. Un’anemia acuta (es emorragia), può essere, almeno ad un primo approccio, difficile da differenziare, in quanto l’anemia sarà solo riferita ad un calo della volemia e non dell’ematocrito. Anche le proteine si manterranno inalterate almeno per le prime 12/24 ore. Dopo tale lasso di tempo la redistribizione dei fluidi corporei, soprattutto dal LEC, svelerà una diminuzione di ematocrito e proteine. E’ importante saper valutare queste differenze in quanto un’anemia acuta va trattata immediatamente con una trasfusione.
Sintomi associati a tale stato sono ;

  • tachicardia
  • polso debole
  • pallore
  • estremità fredde
  • diminuzione della silouette cardiaca agli RX

Parametri da considerare per decidere quando eseguire una trasfusione sono:

  • il valore di ematocrito (<10-15% oppure <20% in caso di emorragia acuta
  • l’entità dei sintomi clinici legati all’anemia come letargia, debolezza, tachicardia, polso debole, dispnea, aumento del tempo di riempimento capillare, temperatura ecc. ecc.

Prima di procedere alla trasfusione di sangue vanno sempre eseguiti i test di emocompatibilità che nel gatto sono la determinazione del gruppo sanguigno e i test di compatibilità crociata (cross-matching) (vedi anche prove di compatibilità crociata in questo sito) La mancata o erronea determinazione del gruppo sanguigno può portare ad un emolisi anche in tempi rapidi ed aggravare lo stato anemico.

Il riscaldamento, va effettuato in bagnomaria, in termostato o per riscaldamento del deflussore la temperatura non deve superare i 37 gradi per non deteriorare il sangue. Esso va effettuato solo nei soggetti ipotermici, oppure nelle trasfusioni di elevati volumi di sangue in tempi brevi (trasfusioni massive con volumi di sangue >60 ml/kg nelle 24 ore o >30 ml/kg in 3 ore).

Per calcolare l’aumento dell’ematocrito (Hct) in seguito alla somministrazione dell’unità ematica si può dividere il volume ematico della trasfusione per il peso corporeo moltiplicato 2. Es un cane di 10 kg riceve 100 ml di sangue avrà un aumento dell’Hct sarà pari al 5%.

L’infusione deve avvenire per accesso venoso (vena cefalica, giugulare o femorale) con aghi di grande calibro, i deflussori devono essere muniti di filtri. La somministrazione dovrebbe essere, almeno nei primi 5 min molto lenta, una dose prova di pochi ml sarà utile a capire la risposta del soggetto e se non compaiono segni di incompatibilità, si può aumentare la velocità di somministrazione: 5-10 ml/kg/h nei pazienti normovolemici (o anche superiore nei pazienti ipovolemici con anemia da emorragia), nei soggetti cardiopatici o a rischio di ipervolemia (per patologie renali o polmonari) rimane al di sotto dei 5 ml/kg/ora. Si può trasfondere fino 22 ml/kg in non più di 4 ore. Solo la soluzione di sodio cloruro allo 0,9% può essere usata le altre possono dare origine a fenomeni di coagulazione ed emolisi. Le emazie trasfuse hanno un’emivita di 35 gg,se queste non vengono distrutte o perse per le stesse cause che hanno portato l’anemia. Le trasfusioni da altre specie sono controverse, secondo alcuni autori sono possibili ma l’emivita delle emazie è di pochi giorni, quindi potrebbero essere utili negli stati anemici acuti emorragici, altri studi dimostrano che i gatti di A possono emolizzare il sangue canino DEA 1.