Chimica clinica



La chimica clinica misura l’attività biochimica e l’integrità cellulare di organi e apparati, fornendo preziose informazioni cliniche sul paziente. La diagnostica in chimica clinica può essere effettuata in forma secca o liquida. La scelta di una o dell’altra metodica deve essere valutata secondo le proprie esigenze, le proprie attitudini comparate con le due tecniche

Chimica liquida

PRO costi contenuti, versatilità, possibilità di gestire gli analiti in base alle proprie esigenze

CONTRO la gestione può e deve richiedere la formazione di personale che deve essere in grado di gestire il lavoro

Per quanto detto si presta alle strutture che possiedono personale tecnico e medico che ordinariamente seguono il lavoro in laboratorio

Chimica secca

PRO semplicità di utilizzo

CONTRO costi elevati, nessuna o minima possibilità di gestire i profili

E’ una tecnica analitica utile in urgenza o emergenza

Ogni struttura, a mio avviso, dovrebbe avere una buona apparecchiatura per effettuare un pannello biochimico più o meno evoluto per le seguenti ragioni:

  • La tempistica di refertazione ha un impatto sulla gestione clinica del caso. I clienti stessi, sempre più richiedono una refertazione in tempi brevi.
  • Esistono una moltitudine di macchinari capaci di dare risposte perfettamente sovrapponibili ai laboratori di service, almeno per i test più importanti.
  • Il campione non “viaggia”, non è quindi sottoposto allo stress ambientale dovuto al trasporto che ne può alterarne le caratteristiche.
  • Si possono eseguire dei test diagnostici non eseguibili nei laboratori di service (es: lo ione ammonio )
  • Per chi è attento all’ambiente, i corrieri percorrono anche migliaia di km a settimana, un impatto ambientale negativo, assolutamente non trascurabile per l’ emissione di CO2, traffico, etc….

Cerca nelle categorie dedicate il metodo che fa al caso tuo chimica liquida o secca.