Lo scopo di questo studio è una valutazione primaria e comparativa della Proteina C reattiva (PCR), rispetto all’aptoglobina (HP), amiloide sierica (SAA) come indicatori diagnostici di animali siero positivi per Encefalitozoon cuniculi.
Potete trovare la versione originale di questa pubblicazione al seguente indirizzo . La seguente è una mia traduzione e forma sintetica, dello studio.
Caratteristiche generali dello studio
Segni clinici e risposta alla terapia per Encefalitozoonosi sono stati i parametri discriminanti di questo studio al fine di dividere un campione di 48 conigli in 2 gruppi “sospetti (ECUN)e non sospetti (NECUN)” (malati) di Encefalitozoonosi. In base a queste caratteristiche, 19 sono stati giudicati non sospetti, mentre 29 come sospetti. La titolazione delle IGg per valutare lo stato dell’immunità verso il parassita, è stata eseguita con metodo ELISA. E’ importante sottolineare che la suddivisione ECUN/NECUN, non è stata assegnata dai valori di sieropositività ricavati, in quanto elevati titoli anticorpali si possono rilevare in soggetti con infezione clinicamente evidente, nei soggetti con infezione sub-clinica e soprattutto in soggetti sani.
Considerazioni statistiche sul campione
I criteri stitistici e clinici di inclusione nei gruppi ECUN/NECUN, hanno trascurato parametri clinici e diagnostici come;
- Presentazione temporale dei soggetti in momenti clinici diversi.
- Non sono state prese in considerazione altre possibili patologie concomitanti.
- Non vi è una distinzione per età e razza.
- Ma ancora più importante è che la maggior parte dei soggetti sospetti erano affetti da forme neurologiche, da un lato in queste forme la PCR potrebbe avere un regolazione differente, rispetto alle forme renali e oculari ed è proprio nei soggetti con manifestazioni neurologiche che la PCR si è dimostrata più performante.
Quindi secondo gli stessi autori, in virtù delle premesse e dei punti su elencati, l’interpretazione dei valori di PCR all’ausilio nella diagnosi potrebbe essere sovrastimata. Lo studio della PCR si è dimostrata utile nell’interpretazione dei casi con elevate concentrazioni di IGg.
Valutazione dei titoli anticorpali rispetto alla clinica
- Il titolo anticorpale da solo non può essere sufficiente per la diagnosi di malattia. (vedi caratteristiche generali dello studio)
- la mancanza di anticorpi al contrario può escludere l’infezione in soggetti con sintomatologia.
- I soggetti considerati positivi hanno mostrato un titolo anticorpale medio di 1:1324, 1,7 volte + alto dei clinicamente sani e non sospetti di malattia, il titolo medio anticorpale di questi ultimi è risultato essere 1:700, o poco superiore.
- Le gammaglobuline IGg hanno un’emivita molto lunga, per questa inerzia nella modificazione dei titoli poco indicativa dello stato clinico dell’animale
Livelli di PCR e comparazione con altre proteine di fase acuta e gamma globuline nei soggetti considerati sospetti
- Di 29 conigli (sospetti) 17 (58.6%) dimostravano livelli CRP superiori a 20 mg/L. 6 soggetti (20.7%) avevano concentrazioni superiori 100 mg/L.
- Per HP e SAA i valori non hanno mostrato differenze significative tra i soggetti testati.
- 3 di 4 conigli con sintomatologia neurologica classica mostravano elevati livelli di IGg.
- I livelli più elevati di gammaglobuline si hanno nei soggetti con sintomatologia neurologica, i soggetti classificati come sospetti ma con sintomatologia diversa da quella neurologica hanno mostrato titoli anticorpali più vicini ai non sospetti.
- I livelli di PCR medi associati ai sospetti vanno da 30 a 200
mg/L - I soggetti con valori molto alti hanno mostrato oltre l’infezione encefalica anche iperplasia e fibrosi epatica e una condizione patologica grave, che li ha condotti all’eutanasia.
- I casi in cui i sospetti hanno presentato valori normali di PCR possono essere spiegati dal breve periodo di latenza intercorso tra segni clinici e presentazione alla visita, la PCR ha bisogno di 24 ore per incrementare il suo valore in seguito ad un insulto infiammatorio., oppure la competenza del sistema immunitario nella contenzione dell’infezione dal E. cuniculi ha dato una downregolation della PCR.
- L’aptoglobina è un buon marker per le infezioni ad andamento cronico, quindi discrepante rispetto alle caratteristiche cliniche di questa patologia e a questo studio.
- La SAA in realtà non ha una metodica validata rispetto a questa specie, altri studi potrebbero abilitare la SAA come marcatore efficace per stadi infettivi acuti nel coniglio ( elevati livelli di SAA si sono manifestati solo nel soggetto con PCR superiore a 600 e con lesioni al fegato)
Alcuni valori di comparazione diagnostica/clinica tra gruppi di sospetti (ECUN) e non sospetti (NECUN)
Table 2. Select cases of suspected or confirmed ECUN infection
Caso PCR mg/L Titolo IgG Segni clinici Informazioni/Diagnosi
1 44.6 1:1024 Neurologico/convulsioni Necropia/Sospetto ECUN
2 72.2 1:128 Neurologico—head tilt Terapia efficacie/Sospetto ECUN
3 175.5 1:1024 Neurologico—head tilt Terapia efficacie/Sospetto ECUN
4 621.2 1:1024 Neurologico—head tilt/atassia Necropia/Sospetto ECUN
5 6.3 1:128 Neurologico—head tilt NECUN/Diagnosi di otite media
6 2.0 negative Neurologico—head tilt NECUN/Diagnosi otite cronica
7 9.9 1:128 Uveite Istopatologia positiva/Spore Isolate
8 3.0 1:128 Oculare NECUN/Diagnosi di cataratta
9 21.1 1:512 Renale—PU/PD Terapia efficacie
10 60.4 1:4096 Renale—PU/PD Terapia efficacie
11 19.4 1:256 Renale—incontinenza NECUN/Patologie del tratto urinario
12 6.4 negative Renale—incontinenza NECUN/Diagnosi di cistite
13 2.3 1:512 Nessuno Clinicamente normale
14 3.9 1:4096 Nessuno Clinicamente normale
15 19.4 1:256 Nessuno Clinicamente normale
Cosiderazioni finali sintetiche
Si evince che i valori più elevati di PCR sono associati alle forme neurologiche* di Encefalitozoonosi. Le forme non neuroligiche di Encefalitozoonosi mostrano livelli di PCR con valori di poco superiori il range. In questo studio inoltre la PCR sembra essere poco utile nelle forme morbose infiammatorie non sostenute da E. cunculi.
*Per ammissione degli stessi autori la struttura dello studio potrebbe sovrastimare la determinazione dei valori di PCR nelle patologie neurologiche sostenute da E. cuniculi.